Come cambia il Piano Educativo Individualizzato in ICF?
Con l’adozione dell’ICF, anche il PEI cambia, nel senso che diviene “Progetto di vita”.
L’alunno non è solo alunno, ma una persona con molteplici sfaccettature attorno cui interagiscono molteplici attori (scuola, famiglia, servizio sanitario, centri culturali e di aggregazione ecc…)
Si fa presente che ogni struttura sanitaria può predisporre un proprio modello PEI.
Il presente modello è il risultato dello studio ed interazione del sistema sanitario piemontese.
La prima pagina è il frontespizio su cui vengono inseriti nome e cognome dell’alunno, il nome dell’Istituzione Scolastica ove il bimbo è iscritto, la data di compilazione.
Nella griglia vengono inseriti i nomi e le firme di tutte le persone coinvolte nella stesura del Pei, come i docenti, i genitori o chi ne detiene la potestà, referenti del caso (NPI), terapisti ecc.
Nella pagina seguente vengono inseriti tutti i dati riguardanti l’alunno, come dati anagrafici, data di nascita, residenza ed eventuali note (in tal caso vengono inserite informazioni che possono essere di rilievo, come la permanenza in casa-famiglia o altro).
Dati scolastici, quindi classe in cui è iscritto l’alunno, gli alunni presenti nella classe e quanti tra questi sono disabili.
Viene, quindi, specificato se l’alunno frequenta con orario completo, ridotto e con regolarità.
La parte successiva è importante, in quanto la comunità che ruota intorno al bambino viene informata se assume farmaci, indicando tipologia e frequenza e personale responsabile in caso di assunzione in ambito scolastico o se ha altri tipo di problematiche come allergie.
Sappiamo che la somministrazione di farmaci da parte dei docenti è specificatamente vietata, pertanto in questa sezione bisogna indicare se è il genitore o personale infermieristico responsabile della somministrazione.
Ad esempio, nel caso l’alunno abbia bisogno di iniezioni di insulina prima del pasto, verrà attivato il servizio infermieristico presso la scuola.
Risorse effettivamente disponibili
In questa sezione vengono esplicitate tutte le attività riabilitative attivate da vari Enti come scuola, ASP, Enti Locali, Associazioni che ruotano intorno al bambino.
In tale sezione vengono indicate:
quante insegnanti di sostegno operano con l’alunno e per quante ore;
se segue FisioKinesiTerapia, se vi è supporto igienico o mensa, eventuali terapie (come logopedia), se sono presenti mediatori o servizio di trasporto ecc..
Ambiente e accoglienza
In tale sezione viene descritta la scuola, contesto territoriale, socio culturale, presenza o meno barriere architettoniche.
Viene descritta brevemente il contesto classe: numero di alunni, presenza o meno di Bisogni Educativi Speciali, clima microsociale.
Non meno importanti, sono la presenza di progetti come “continuità” o “accoglienza”, per favorire l’inserimento dell’alunno nelle classi iniziali.
Rapporti con la famiglia
Questa è la sezione in cui la famiglia viene maggiormente coinvolta.
Infatti, vengono descritte le aspettative della famiglia nei confronti della scuola e degli insegnanti. In parole povere, cosa la famiglia si aspetta dall’Istituzione scuola definendo insieme gli obiettivi formativi condivisi sia dalla scuola che dalla famiglia.
Vengono, inoltre, definite le modalità di collaborazione tra i due (strategie educative, continuità di comportamento educativo scuola/famiglia, collaborazione e continuità nelle strategie didattiche ecc…).
Il modello prevede una breve griglia dove registrare gli incontri con la famiglia. Essi possono essere formali (come le comunicazioni bimestrali con le famiglie, incontri collegiali con il servizio di NPI o curanti privati) o informali (comunicazioni non formali che avvengono durante l’ingresso o l’uscita dell’alunno da scuola), in questo ultimo caso non vengono registrati.
PEI ICF
Segue seconda parte