Come è noto, la Diagnosi Funzionale viene effettuata dal servizio di Neuropsichiatria Infantile (NPI).
Contrariamente alla Diagnosi effettuata secondo l’ICD-10, la Diagnosi in ICF è molto più completa e guarda i diversi aspetti della persona.
Infatti, l’ICF risulta essere uno strumento che aiuta a comprendere e promuovere la salute della persona sottolineando eventuali capacità e potenzialità trascendendo l’approccio meramente sanitario, ma globale tenendo presente il contesto personale, sociale e culturale del soggetto.
Esempio di Diagnosi Funzionale in ICF, scuola secondaria di secondo grado
Tra gli strumenti a disposizione dell’insegnante, abbiamo la griglia di osservazione.
Essa è suddivisa nel medesimo modo dell’ICF, ovvero Parti, Componenti e Costrutti.
A fianco di questi ultimi vi sono due griglie di valutazione indicante lo sviluppo presente e lo sviluppo futuro, ovvero vengono indicati i livelli di competenza presenti (per ciascun Costrutto) e la possibile evoluzione nel futuro.
I livelli di competenza vengono indicati con codice numerico che va da 0 a 5, come da immagine a fianco.
Alcune aree, ovvero Attività personali, Partecipazione sociale, Fattori contestuali ambientali, Fattori contestuali personali, presentano due colonne di valutazione: Capacità e Performance – facilitatori.
In quest’ultima colonna vi è in aggiunta alla solita numerica da 0 a 5, un’altra griglia indicante l’utilizzo dei facilitatori e va da +0 a +6.
Tale numerazione indica la quantificazione dei facilitatori, ovvero con quale intensità viene utilizzato
il facilitatore per il raggiungimento dell’obiettivo.
I facilitatori possono essere di tre tipi:
- Stimolo facilitante
- guida fisica
- indicazione gestuale
- aiuto verbale
- semplificazione delle richieste
- prevenzione delle risposte errate
- facilitazione dello stimolo discriminativo
- modeling
- shaping
- Ambientale, mirato a stimolare organizzando il contesto
- Analisi del compito, ovvero il frazionamento del compito in sottobiettivi
- Conseguenza della risposta: influenza della frequenza delle risposte positive cercando di ridurre quelle negative mediante uso di rinforzatori positivi o negativi.
Al seguente link, previa registrazione, è possibile consultare online l’ICF reteclassificazioni.it