L’ICF, ovvero Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute è l’evoluzione naturale dell’ICD10 (International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems – decima revisione).
La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) fa parte della Famiglia delle Classificazioni Internazionali dell’OMS insieme all’International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems 10th revision (ICD-10), all’International Classification of Health Interventions.
Voluto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2001, fornisce un linguaggio unificato e dei modelli di riferimento per la descrizione e definizione della salute.
La sostanziale differenza tra l’ICD-10 e l’ICF è che il primo codifica le condizioni di salute, quindi la malattia; il secondo descrive il funzionamento della persona contemplandone anche i fattori esterni.
Si prevede una procedura periodica per la sua revisione e aggiornamento attraverso una specifica piattaforma.
L’ICF, quindi è la “lettura” della persona dal punto di vista bio-fisio-sociale e non dal punto di vista puramente medico.
La diversa “lettura”, dalla pura malattia alla persona con disagi facente parte di una società con cui interagisce e che interagisce con la persona, implica anche una diversificazione della prestazione di servizi. Si pensa, infatti, non alla cura, ma a tessere una rete tra i diversi servizi per creare le condizioni più favorevoli alla vita nella società godendo pienamente dei propri diritti.
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